venerdì 2 dicembre 2016

Blog Tour “Plettri e Sigarette” – II tappa



È la prima volta che partecipo in modo diretto a un blog tour.

Non c'è un motivo per non averlo mai fatto.
Qualche anno fa avrei detto che preferivo tenere pulito il mio blog, così pulito che scrivevo un articolo l'anno.
In realtà era solo pigrizia.
E forse è tempo di dare un taglio definitivo a questa mia tendenza (seee sogna).

E quale occasione migliore di un Blog Tour?

Ed eccolo qua

Plettri e Sigarette

Per maggiori dettagli vi invito a leggere il post della I° tappa a questo link 

Copio spudoratamente dalla mia illustre precedente scrittrice la sua frase di presentazione:

Plettri e Sigarette è il titolo d’esordio di una giovane autrice, Mariam Tarkeshi, che forse voi conoscete già grazie al suo blog “Le Opinioni Letterarie di una tipa che odia un sacco di cose“. Andate a darci un occhio, btw, e scoprirete le istruzioni per vincere una copia gratuita di Plettri e Sigarette ! 

E ora passiamo al vero motivo di questo post.
Quando Mariam mi ha chiesto se potevo partecipare ero parecchio indeciso. Non sono bravo nel fare post promozionali e non sono bravo nelle interviste, allora ho scelto di raccontare la parte più interessante di un libro: come è nato e perché (e questo mi permette anche di sfruttare le parole dell'autrice per riempire il post ^_^)

Ecco quindi un estratto della storia che mi ha mandato:

Plettri e Sigarette” è nato ancora prima di nascere. Mi rendo conto che per voi questa frase non avrà senso alcuno, quindi cercherò di contestualizzarla al meglio. 
I personaggi di questa storia me li porto avanti da molto tempo – parliamo di almeno otto anni. Non so bene da dove siano usciti, ma so che è da tanto che stanno lì. Probabilmente non sono altro che un mix di caratteristiche mie e delle persone che mi circondano, come lo sono un po’ tutti i personaggi di tutti i libri. Ricordo distintamente una me di quattordici/quindici anni seduta sul pavimento di una cameretta che non vedo da quelli che sembrano secoli, un quaderno sotto mano e una penna tra le dita, intenta a buttare giù le prime idee per la storia. Non so come mi fosse venuto in mente di scrivere un libro, a dire il vero. Probabilmente il pensiero che mi ero fatta doveva essere qualcosa come: “mi è sempre piaciuto scrivere, ma non ho mai combinato niente. A ‘sto punto scriviamo un libro e leviamoci il dente.”

Questa frase mi ha fatto avere un piccolo colpo, otto anni e lei era una quindicenne. Lei. ^__^

I primi che mi sono venuti in mente sono stati senz’altro Nancy – quella che in teoria dovrebbe essere la protagonista – Thomas e Charlotte. Ricordo che scrissi una nota che faceva più o meno così: “classico trio di amici con due femmine e un maschio, maschio ovviamente innamorato della protagonista”. Mi fa ridere perché poi le cose sono andate in maniera completamente diversa – e per fortuna, aggiungerei! Mannaggia all’influenza di Disney Channel, ecco cosa.

Disney channel ha distrutto l'infanzia di molti ma non è l'unico. Ancora oggi quando un amico si allontana più o meno per sempre, perché va a vivere all'estero non perché diparte a miglior vita, lo saluto con un "That's not all folks" dai cartoni di Looney Toon.

Poi ho buttato giù tutti gli altri. Avendo deciso che la storia doveva contenere due band diverse, inizialmente alcuni personaggi mi erano venuti in mente solo come riempitivi – “c’ho bisogno che qualcuno stia al basso, toh, buttiamoci quello lì” – e poi sono diventati molto di più, specialmente nella seconda stesura.

Notate l'uso del termine buttare.
Non ha pensato, ragionato, studiato, immaginato gli altri personaggi.
All'inizio i comprimari sono stati buttati giù perché serviva qualcuno in quel momento.
È un classico dei libri realizzati in una durata temporale ampia.
Ma i comprimari sono subdoli, prima li crei poi, poco a poco sgomitano, si allargano, prendono una loro personalità e si prendono dello spazio, sempre più spazio fino a che diventano indispensabili e qualche volta indipendenti.
Sono subdoli i comprimari, prendono il controllo e diventano importanti, presenti, crescono, si fanno amare o odiare, diventano insostituibili e alle volte fanno concorrenza al protagonista.

La prima versione di “Plettri e Sigarette” si chiamava “Nancy suonava la chitarra”, era scritta in terza persona passata e conteneva pochissimi cambi nei punti di vista, mentre in questo libro i punti di vista sono la cosa più importante di tutte.

Ed ecco il risultato del potere dei comprimari.
Nella prima versione tutto girava intorno alla protagonista, ora è cambiato il titolo, dal particolare "Nancy" all'astratto "Plettri e Sigarette" e dal punto di vista della protagonista a punti di vista variabili.


Una volta finito di scriverlo ero piuttosto soddisfatta, così l’ho lasciato lì. Pianificavo di scrivere un seguito, in futuro, ma dopo averlo iniziato l’avevo del tutto abbandonato. 
La mia decisione di riscriverlo tutto da capo è stata probabilmente dovuta a un litigio monumentale con la mia migliore amica, che ebbe luogo nel 2012 – quando avevo all’incirca diciotto anni. Lei era stata la prima fan di quei personaggi – e lo è ancora – e mi mancava fare qualcosa che lei amasse. Avevo bisogno di raccontare delle cose, e quello mi sembrava il modo migliore per farlo. Di raccontare a lei delle cose. 
Così ho ripreso in mano il disastroso manoscritto che avevo buttato giù a quattordici anni, l’ho stravolto quasi del tutto – cambiando parentele, caratterizzazioni, ambientazione, avvenimenti importanti – e BAM. Ho ottenuto “Plettri e Sigarette”. 
Non voglio pretendere che il risultato che ho ottenuto sia perfetto – non lo è assolutamente – ma sono enormemente sollevata di averlo riscritto, perché la prima versione era qualcosa di illeggibile e spero non capiti mai sotto gli occhi di nessuno. Ce l’ho ancora, tra parentesi, ben nascosta nei meandri del mio PC, e un pezzo della mia anima muore ogni volta che mi viene la malsana idea di darle un’occhiata.

Le prime versioni, le bozze, gli appunti.
Quanto fanno male agli occhi rileggerle qualche anno dopo.
Quanto si cresce fra una prima bozza e la versione definitiva?
Chi non si è mai chiesto come ha potuto scrivere quella roba lì, tremenda, illeggibile, da spavento.
Alle volte mi piace leggere le bozze dei grandi romanzi, quelli che hanno fatto la storia della scrittura. Sono terribili, sono quasi illeggibili. Credo sia così per tutti. Io le mie le cancello quasi sempre... non voglio sapere quanto erano penose. ^__^



Ed ecco un riassunto del Tour, segnatevi le date


Già pubblicato: Trama e Prologo. (LovingBooks)

9 Dicembre: Presentazione dei personaggi femminili. (Bookish Brains)
15 Dicembre: Estratti del romanzo (1) (Storie di pagine)
21 Dicembre: Il soundtrack del romanzo (1) (Libri al caffè)
27 Dicembre: Presentazione dei personaggi maschili. (Books in Kensington Gardens)
2 Gennaio: Estratti del romanzo (2) (Da una stella cadente all’altra)
7 Gennaio: Il soundtrack al romanzo (2) (Twins Books Lovers )
12 Gennaio: Intervista all’autrice – me, lol. (Angel’s Book Reader)
16 Gennaio: Rivelazione della copertina. (Il rumore delle pagine)
22 Gennaio: Il lavoro svolto insieme alla Bibliotheka Edizioni. (ControLetture)



Ed ora a voi.
Cosa pensate dell'idea di un Blog Tour per promuovere un libro?
Cosa pensate di Plettri e Sigarette, vi interessa?



7 commenti:

  1. ottima tappa ! Mi risolleva leggerla, visto che anch'io ho una bozza dei tempi andati (coff coff), nel "cassetto". Disney ha davvero rovinato tutti ahahah :D

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    1. Mi sono messa a rileggerla giusto dieci minuti fa e avevo voglia di spararmi. Che indecenza.

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  2. Mi piacciono i blog tour: sia farne che leggerli e partecipare!
    Mi è paciuta molto questa finestra sulla vita dietro le quinte dell'autrice, e la capisco perché anch'io la mia serie l'ho conservata nel cuore per anni, in attesa che maturasse... anch'io ho stravolto almeno due intere prime stesure di ben due romanzi: mi vergogno molto di queste versioni ma le ho conservate anch'io... forse leggere la differenza e i progressi fatti, serve alla propria autostima: peggio di ciò che abbiamo scritto nella prima stesura, non potremmo mai fare! XD
    Mi è piaciuto anche il ragionamento sui personaggi secondari: è vero, alla fine si prendono sempre più spazio, indipendentemente dalle scelte iniziali dell'autore...

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    1. Dimenticavo la mia e-mail: vale.bellettini@gmail.com

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    2. E' vero, i personaggi tendono sempre a prendersi delle libertà
      E i personaggi secondadi sgomitano per uscire fuori.
      Sono proprio indisciplinati.
      ^__^

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  3. Sono sempre stata dell'idea che i libri nascano sempre prima di nascere. Un libro è un qualcosa che si ha dentro, e che si vuole buttare fuori, e non tutti hanno il coraggio di farlo.
    Sono sicura che questo libro sarà una bomba. E se non lo sarà all'inizio, lo diventerà col tempo. E' anche vero che un fiore non nasce subito, no?

    (Inoltre non ho capito se per il giveaway devo spammare la mia email ovunque, ho commentato praticamente tutti i post, ma la mia email non c'è, quindi la spammo un po' qui: themystery4326@gmail.com)

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